maistras

ACS      Antica Civiltà Sarda
Antica Civiltà Sarda
Una civiltà antica e trascurata, ignorata e negata.
Una terra dai 20mila Nuraghe, dalle migliaia di Tombe dei Giganti, Domus de Janas,
dolmen, menhir, car ruts, pietre scritte, cerchi su pietra...
La più antica civiltà navigatrice del mediterraneo, la Terra del Nuovo Inizio,
La Sardegna dove è nata la scrittura, e di cui cercheremo di raccontare la storia mai raccontata prima...
Janas Sardinia,
Quello che per gli altri popoli è mito, per i Sardi è storia...
Vai ai contenuti
.. io le vedo, all'inizio dei tempi, aspettando l'imbarco, alla foce dell'Istro,
nel delta fangoso, ingannare il tempo sfidandosi alla lotta..
un gioco, "ludu", iniziato nel "ludu" nel fango, del delta del fiume "Istru", l'Istro/Tirso...
“capita che fai una strada di campagna, e vedi una collina, e da lontano pensi
"sembra che li sotto ci sia qualcosa"...
poi ti avvicini vedi le linee bianche e pensi
"sembrerebbe una costruzione a 3 piani"..
un metro e novanta, senza tacchi,
guerriera,
madre,
24mila anni fa...
diconsi ventiquattromila anni fa...
sepolta con una cuffia in onore alla dea madre, o viceversa...
coscia lunga, e una vezzosa cavigliera ancora indosso..
E che probabilmente le Maistras Sarde avevano come “alunni” i dusseldwarf, i naneddus rumorosi, mai estinti, ma probabilmente emigrati nel continente americano
e che uno dei loro centri più importanti nel nordeuropa fosse situato dove ora sorge Dusseldorf, la cui fiera, tra l’altro, riunisce tutte le principali caratteristiche proprie delle Djanas Sarde,
e che i loro viaggi le abbiano portate fino in Dgjappone, terra delle jana/ajin/ainu, dove i collegamenti con la Sardegna sono infiniti, e che questo potentissimo filo di antica memoria non si sia mai interrotto, fino ai giorni nostri.
se invece che da un popolo di guerrieri guerrafondai, che con le loro navi andavano a mettere a ferro e fuoco il mediterraneo, e che pensavano a scrivere “dio toro di luce possente”, anche nei bagni pubblici troiani, possibilmente in sumero, o che passavano il tempo a fregarsi le pecore e lanciarsi ossidiana e frecce da un nuraghe all’altro,

fossimo invece discendenti di un pacifico (se non lo fai arrabbiare) popolo di “gin aisthesis”, ginnaste, donne che percepiscono, sciamane, donne sapienti, janas maestre, e necessariamente atlete
Torna ai contenuti